giovedì 26 aprile 2012

Milano Jazzin Festival 2011


28-07-2011 Milano Jazzin Festival- Milano
Arena Civica

Ore 18, partenza. Come da programma Marco, puntualissimo, suona il citofono, va a rispondere il piccolo Leo (3 anni e 5 mesi), che con decisione gli dice "aivo aivo!"..... ho quindi impiegato 5 minuti a spiegargli che è ancora piccolo per un concerto rock, dovrà aspettare ancora qualche anno.
Arriviamo al parcheggio di Famagosta alle 19 e prendiamo la metro (molto più comoda e veloce dell'auto), 5 fermate in meno di 10 minuti, scendiamo a "Lanza", facciamo trecento metri e siamo nel parco Sempione, dove è sita l'Arena, altri trecento metri e siamo arrivati. Non troviamo coda per entrare e, una volta dentro, con un po' di stupore notiamo che le gradinate sono quasi piene e il prato è pieno nella prima metà; pensavamo di essere arrivati troppo presto, ma in realtà va bene così.
All'inizio ci sediamo "comodi" sulle gradinate ad aspettare l'inizio dello show e ogni tanto guardiamo il cielo che lancia segnali poco rassicuranti, nuvole nere, fulmini a go-go e un venticello che non promette niente di buono, le previsioni meteo danno pioggia verso le ore 22.........
Come supporto ci sono i Japanese Voyeurs, qui preferisco non commentare, unica nota positiva la cantante Romily (per il fisico, non per la prestazione artistica): per chi vuole farsi del male http://www.youtube.com/watch?v=5a8YhFHyi7E (non è del concerto di Milano, non ne ho trovati).
A questo punto mancano circa trenta minuti all'inizio del concerto di Slash e scendiamo nel prato per goderci lo spettacolo e scatenarci, addirittura con 5 minuti di anticipo, alle 21.25........
si prosegue con "Mean bone" http://www.youtube.com/watch?v=27oDhD0UvYA
poi si passa a un pezzo dei Velvet Revolver (che praticamente sono i Guns n' Roses senza Axel), Sucker Train Blues http://www.youtube.com/watch?v=i6N-pCCQfS8. Naturalmente non potevano mancare i pezzi dei Guns.....Nightrain, Rocket Queen, Civil War,
Ritorniamo all'album di Slash con Back From Cali, che anche nel disco è cantata da Myles Kennedy
e qui, una volta, sarebbe stato un delirio di accendini.......Starlight http://www.youtube.com/watch?v=btOfReDw1oI  Un tipo si avvicina e in preda al delirio mi fa gli auguri di Natale e, vedendo la mia faccia stupita, mi spiega che a lui ricorda il Natale....va beh! Buon Natale a tutti!
Sempre dal'album di Slash Nothing to Say http://www.youtube.com/watch?v=3v84lfBlGDg
Marco si chiedeva se avrebbero fatto Doctor Alibi e come l'avrebbero fatta, la voce di Lemmy (Motorhead) non si sostituisce facilmente e cinque minuti dopo.............eccolo accontentato: alla voce il bassista della band  Todd Kerns in Doctor Alibi http://www.youtube.com/watch?v=giPkBlfSHco&feature=related Pubblico scatenato, potenza allo stato puro e non poteva essere altrimenti, a questo punto una parentesi su             Slash's Snakepit con Speed Parade, Jizz da Pit, Just Like Anything http://www.youtube.com/watch?v=CO-Em014pA4  
Un ricordo alle vittime della strage in Norvegia, per loro ha dedicato Patience http://www.youtube.com/watch?v=A3NYQ5WSle4  quindi un classico dai tempi dei tempi, dell'ITALIANISSIMO compositore Nino Rota, Godfather Theme e di seguito, tutto d'un fiato, Sweet Child o Mine http://www.youtube.com/watch?v=Q4vBcmGkKXM&feature=related
Fine del concerto con presentazione della band e una piccola "cazziata" al pubblico sulle gradinate, che è stato seduto tutto il concerto, invitandolo gentilmente ad alzarsi STAND UP! Poi una canzona dei Velvet Revolver, Slither, saluti di rito e attesa.... http://www.youtube.com/watch?v=Vkhbgmgnuzc
Due canzoni per il bis, si parte con By the Sword (dall'ultimo album) 
Che dire, innanzi tutto devo fare i complimenti a Myles Kennedy, cantante degli Alter Bridge, veramente bravo e carismatico, una scelta fantastica: come dice Marco "questo c'ha le palle!", poi un complimento a tutta la band e naturalmente al mitico Slash per aver fatto quasi due ore e quindici minuti di puro Rock 'n Roll e non è da tutti.
Chi legge si starà chiedendo se alla fine è arrivata la pioggia, in effetti si, ma eravamo talmente caldi che evaporava prima di toccare terra, pubblico "on power" ... e Marco? Era bello gasato anche lui come me, ci siamo divertiti tantissimo!
Come all'andata, in un'ora e mezza siamo a casa, con ancora negli occhi la Gibson Les Paul padroneggiata dalle sapienti dita di un mito della sei corde.

Le nuvole minacciose


Io e Marco


Varie dallo show




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